I Re Barbari

Garda là in fondo solleva la ròcca sua fósca
sovra lo specchio liquido,
cantando una saga d’antiche cittadi sepolte
e di regine barbare.

Giosuè Carducci - Odi Barbare

Le colline del Lago di Garda sono strettamente legate ai nomi di Lotario, sovrano del Regno d’Italia nel 950 d.C. e a quello della sua sposa, la regina Adelaide di Borgogna.

Lotario fu avvelenato dai duchi rivali e Adelaide fu imprigionata nel castello che sorgeva sulla Rocca di Garda da uno di questi, Berengario, il quale voleva costringerla a sposarlo.

“Ma un prete di nome Martino, o con apertura fatta nel muro di quel carcere, oppure con iscavo praticato sotterra (meglio però con l’oro o con la protezione di qualche potente nemico di Berengario), una notte poté trarvela fuori, anche adesso per un ertissimo sentiero, tracciato nel fianco quasi perpendicolare del monte verso il lago, si discende ad una specie di caverna, che la tradizione addita per il nascondiglio temporaneo della perseguitata Regina, vestita poi lei e la sua damigella da uomo, su di una barchetta poterono fuggire in una selva contigua al lago di Garda: la Lugana.” “Seppe ogni cosa Ottone il Grande re di Germania, che desiderando egli far sua la Corona d’Italia ed anche di soccorrere l’infelice vedova, scese dalle Alpi con un esercito: senza spargere sangue si rese tributario Berengario, entrò in Pavia ove prese la corona règia e sposò Adelaide, con la quale se ne tornò in Germania.”